Vittoria, mio core!
Non lagrimar più,
È sciolta d'Amore
La vil servitù.
Già l'empia a' tuoi danni
Fra stuolo di sguardi,
Con vezzi bugiardi
Dispose gl'inganni;
Le frode, gli affanni
Non hanno più loco,
Del crudo suo foco
È spento l'ardore!
Da luci ridenti
Non esce più strale,
Che piaga mortale
Nel petto m'avventi:
Nel duol, ne' tormenti
Io più non mi sfaccio
È rotto ogni laccio,
Sparito il timore!
Victory, my heart!
Weep no more.
Low servitude to love
is over.
The ungodly woman
deceived you
with glances and glances
and untrue caress;
Deceit and sorrow
have no more place,
The embers of her cruel fire
have gone out!
Her laughing eyes don't shoot
arrows any longer,
which struck a mortal wound
in my breast:
Neither grief nor torment
worry me any longer;
every snare is broken,
and fear has disappeared.